sabato 19 settembre 2015

20 minuti di commedia.



South Park è una serie televisiva statunitense nata nel 1997, inizialmente animata dai creatori tramite stop motion e successivamente, con l'avanzare del successo e del tempo, con la computer grafica. Nei suoi primi episodi, quelli con minor budget, i due creatori dell'opera tendevano a lasciarsi andare inserendo nelle vicende dei quattro protagonisti ( Stan, Cartman, Kyle e Kenny) solo insulti, volgarità e situazioni grottesche, senza andare a toccare in alcun modo nessuna profondità di trama, traendo così popolarità dallo scalpore generato in quel periodo. Proseguendo con gli episodi la serie si poi è distaccata dagli stereotipi e dalle frasi fatte che contraddistinguevano i protagonisti, andando a caratterizzare anche nuovi personaggi i quali avrebbero rappresentato l'intera popolazione della cittadina del Colorado che funge da ambientazione. Oltre a questa evoluzione di qualità in fatto di contenuti, South Park iniziò a seguire una sceneggiatura meno devota al nonsense ed all'umorismo scontato e volgare, andando a toccare argomenti di attualità; un po' come viene fatto nelle serie dei Simpson, ma con maggiore freddezza e con una dose, a volte anche sin troppo elevata, di cruda realtà dei fatti.





É incredibile come i due autori, partendo da uno scadente cartone animato colmo di insulti ed umorismo da quattro soldi, siano riusciti a realizzare un capolavoro della commedia animata che continua tutt'ora a sorprendere senza scemare mai in qualità. Tale risultato è probabilmente dovuto all'assenza di peli sulla lingua che la serie vanta e che gli consente di scimmiottare costantemente la crudele realtà del mondo. Nell'episodio "Gli immigrati del futuro" però, South Park ha inevitabilmente toccato un argomento spinoso che ha trattato egregiamente, illustrandolo in modo amaro e, purtroppo, veritiero.
In questo episodio tutto inizia, come solito in South Park, con un evento inspiegabile ed incomprensibile che però acquisirà significato durante lo sviluppo degli eventi. Si ha infatti una scena ripresa dal film "Terminator" dove un individuo sconosciuto appare nel tempo presente tramite l'apertura di un varco dimensionale che scatena fulmini e bagliori in ogni direzione possibile. Il suddetto individuo viene ovviamente rappresentato con la stessa grafica da "bricollage" tipica dei personaggi umani dello show ed apparentemente non suggerisce nulla riguardo a come potrà influenzare i normali eventi della cittadina di South Park dove, il mattino seguente, i quattro protagonisti si stanno dilettando nello spalare la neve dai giardini dei loro vicini di casa, in modo da racimolare qualche soldo. Durante il lavoretto vengono a sapere che è stato appena ritrovato un individuo (ovvero lo sconosciuto apparso ad inizio episodio) che afferma di provenire dall'anno 3045 e che è tornato indietro nel tempo per trovare lavoro. Qui l'episodio inizia lentamente a lanciare i primi indizi sugli argomenti che gli autori andranno a toccare: l'immigrazione, l'intolleranza, la distruttività umana, il razzismo ed il totale menefreghismo dell'individuo nei confronti del prossimo.







Lo scalpore che viene a generare la presenza di un essere umano in grado di descrivere come si viva da lì a più di tremila anni avanti è ovviamente immenso. Gli scienziati rilasciano difatti approfondimenti riguardo alla sua natura tramite la televisione, rivelando che la "provenienza" del viaggiatore temporale è indefinibile, allorché dimostra tutti i tratti delle razze umane: "pare che l'essere umano medio sarà un individuo calvo, con la pelle uniforme, possiamo dire un misto di tutte le razze... l'idioma del futuro è una mescolanza di inglese, cinese, turco ed altre lingue che sono attualmente sparse per il mondo". Oltre a questo viene ribadita più volte la motivazione che lo ha spinto a viaggiare verso in ventunesimo secolo: il bisogno di lavorare; a detta del viaggiatore temporale infatti nell'anno tremila è praticamente impossibile trovare un qualsiasi tipo di impiego, di conseguenza egli conta di svolgere un lavoro a scopo di depositare in banca il guadagno in modo che, tramite gli interessi, la cifra si evolva per garantire un'esistenza dignitosa a se stesso ed alla sua famiglia, benché affermi che i miliardi che frutteranno negli anni nel futuro saranno ben misera somma paragonata ai prezzi imposti dall'economia del periodo. A cozzare con i fenomeni che causerà l'arrivo del viaggiatore temporale sarà, oltre ovviamente all'intera comunità di South Park, uno dei protagonist: Stanley (Stan) Marsh.





Il personaggio di Stan si è guadagnato, con l'andare avanti degli episodi, il titolo di più razionale e matematico del gruppo. Sebbene anche Kyle, suo migliore amico, tenda qualche volta a "rubargli il posto" quando si tratta di esporre una morale, Stan ha sempre dimostrato più freddezza e minore emotività nei suoi ragionamenti, rivelandosi di conseguenza perfetto per affrontare il tema esposto dall'episodio in questione. Stan viene infatti immediatamente travolto dai pensieri tipici che inizieranno a dilagare man mano che molti altri "immigrati temporali" inizieranno ad abitare South Park allo scopo di lavorare; il ragazzino ed i suoi amici si ritrovano incapaci di svolgere i loro lavoretti per il vicinato perché i viaggiatori temporali si offrono di farli ad un prezzo praticamente inferiore rispetto a quello da loro proposto. Inevitabilmente Stan diventa il portavoce del gruppo e si aggrega alla massa di adulti infuriati che indicono vere e proprie riunioni dove un leader espone le sue ragioni semplicemente sbraitando "Ci rubano il lavoro!" , scatenando nei suoi seguaci la medesima collera che, indipendentemente dalla situazione esposta dai suddetti, si concluderà sempre con quello slogan che viene applaudito ed acclamato con foga. Inizialmente Stan si sente nel giusto e racconta a sua volta alla riunione di come i viaggiatori del tempo abbiano privato lui e gli amici dei loro lavoretti, ma al termine della storia non ottiene nessuna approvazione. In questa scena, dove tutti rimangono inebetiti dalle argomentazioni del bambino, senza sapere come reagire, vi è il tipico black humor dello show che si scatena proprio quando Stan, spaesato, aggiunge per puntualizzare "Ci rubano il lavoro!" riportando così l'euforia dentro il gruppo di cittadini lavoratori arrabbiati. É divertente certo, ma anche immensamente triste, perché purtroppo ricalca brutalmente la realtà che fin troppo tentiamo di nascondere a noi stessi.



Nell'arco di pochi giorni, dove South Park diventa la nuova fonte di speranza per gli abitanti del tremila, l'odio viene fomentato a tal punto che viene coniato il termine "tempozista" per indicare gli intolleranti e si accendono feroci dibattiti televisivi tra moralisti difensori dei diritti dei viaggiatori del tempo e persone furiose per non riuscire più a lavorare come prima. Stan stesso si ritrova ad essere etichettato dalla sua famiglia come "tempozista" nel momento in cui chiama "mostriciattoli" tutti gli abitanti del futuro. Qui il bambino viene inserito in un diverso, benché altrettanto stupido, modo di vedere le cose. Il padre cerca di sensibilizzarlo, spiegandogli che le persone venute dal tremila, come la loro nuova cameriera che svolge tutti i lavoretti di casa per pochi centesimi, non vanno emarginate, bensì accolte ed aiutate perché nel loro tempo sono prive di tutte le cose che invece ci sono nel presente. La famiglia mostra quindi un'altra faccia della medaglia riguardo al problema degli immigrati temporali: l'ipocrisia; essi infatti non vengono toccati dal problema che invece fomenta l'odio dei cittadini rimasti disoccupati ed essendone ignari si permettono di prenderlo sotto gamba come se non esistesse, proclamandosi portavoce dei diritti dei nuovi arrivati pur dicendo apertamente che questi svolgono "lavori umili che nessuno ha più voglia di fare".
Stan si ritrova quindi confuso ed incapace di comprendere come tale situazione possa essere affrontata, mentre deve dividere la classe con i figli degli immigrati spazio temporali i quali necessitano l'insegnamento della loro lingua alle lezioni assieme all'inglese, causando così incomprensioni e litigi tra loro ed i bambini americani.



Oltre all'ipocrisia ed al semplice concetto di "tutto fumo e niente arrosto" mostrato dalla famiglia di Stan e dalla riunione dei cittadini infuriati, una pesante, benché ilare, situazione fa comprendere come gli avvenimento dell'episodio, per quanto fantasiosi, siano più attuali e veritieri che mai; in questa scena si ha lo scontro verbale tra un hippy, sostenitore dei diritti degli immigrati, ed il presidente dell'associazione dei tempozisti. Quest'ultimo espone le sue ragioni urlando la sua rabbia ignorante e sbandierando continuamente lo slogan "ci rubano il lavoro!", mentre l'altro si limita ad evidenziare motivazioni le quali, benché giuste, non portano a nulla, realizzando così una perfetta presa in giro di qualsiasi discussione litigiosa all'interno di un socialnetwork, dove la folla inferocita sono i "mi piace" ed il risultato altro non è se non una manciata di frivole molarità e frasi incollerite che non daranno soluzione alcuna ad un problema effettivo.
Nel frattempo la situazione a South Park è diventata, con l'affluire degli immigrati, letteralmente ingestibile. Lì dove sorgeva una località verde, circondata da monti innevati, adesso vi è un agglomerato di edifici fumosi, dove non esiste più nulla che caratterizzi chi ci vive. Le persone venute dal futuro hanno cambiato le regole, portando assieme alle loro famiglie anche le usanze ed i problemi del loro tempo, credendo che scappare fosse la soluzione migliore per sopravvivere; ciò porta inevitabilmente ai tentativi più folli e sconsiderati degli abitanti del presente, i quali propongo risultati quanto comici quando agghiaccianti per risolvere il problema come sciogliere i ghiacci per non permettere al futuro di esistere, oppure divenire tutti omosessuali allo scopo di non procreare mai più.






In uno degli atti finali dell'episodio Stan si reca, accompagnato dagli amici, in un fastfood dove tutto il personale è stato sostituito da lavoratori del futuro, qui tenta invano di ordinare un cheeseburger, ma il cassiere non comprende la sua lingua così il bambino, giunto all'esasperazione, grida a squarciagola "mostriciattolo" allo straniero, causando lo stupore generale di tutti i presenti. A conseguenza di ciò il padre costringe il figlio a seguirlo allo studio dove lavora, in modo che possa monitorare la punizione personalmente, ma non appena si siede sulla sua sedia di fronte alle scartoffie il datore di lavoro lo incalza, dicendogli che verrà sostituito da un immigrato temporale il quale si è offerto di lavorare GRATIS. L'uomo, ritrovandosi senza impiego ed investito da quel problema che tanto aveva ignorato, si aggrappa immediatamente all'odio del gruppo dei disoccupati, invece di criticare la scelta egocentrica ed avida del datore di lavoro che preferisce sfruttare un disperato piuttosto che pagarlo equamente come dovrebbe fare.
Il tutto sfocia nel delirio più completo, dove masse di tempozisti si ammucchiano tramite atti sessuali credendo di protestare e di ottenere qualcosa, mentre i moralisti insistono a sbandierare i diritti dei poveri immigrati. Ovviamente la televisione riprende tutto per fomentare l'accaduto e renderlo ancora più virale, ma ad un certo punto il giornalista si avvicina a Stan, il quale si trova sul posto per colpa delle proteste del padre, che sembra trovarsi in uno stato confusionale indescrivibile; tale condizione però sfocia in quella semplice e somma verità che avrebbe risolto tutto sin dall'inizio e che noi stessi tutt'ora ignoriamo: "penso sia sbagliato chiamarli mostriciattoli, perché non sono diversi da noi. Stanno solo cercando un'esistenza più serena. Non è giusto che la loro vita sia così schifosa, ma la cruda realtà è che se loro vengono nel nostro tempo alla fine sarà schifosa anche la nostra! Forse la soluzione è non fermare il futuro, ma fare in modo che sia migliore! Forse se ci impegniamo tutti a lavorare per un futuro migliore non sarà così brutto e quelle persone non avranno bisogno di venire fin qui per lavorare"
Le parole del bambino, come spesso avviene durante ogni episodio, si rivelano illuminati e così tempozisti e moralisti si impegnano assieme per migliorare il loro mondo. Vengono mostrati atti di misericordia nei confronti dei poveri, aiuti agli stranieri direttamente nei loro paesi natali, utilizzo di energie nuove, rispetto dell'ambiente, cadute di regimi e tabù e molto altro; allo stesso tempo i viaggiatori temporali iniziano a svanire nel nulla, dimostrando così che i cambiamenti avvenuti nel presente hanno significato per loro l'assenza del bisogno di trovare la salvezza in esso. Lentamente South Park torna ad essere la splendida cittadina che era ed assieme ad essa anche il mondo sembra migliore, tuttavia, come è nello stile catastrofista e spietato della serie, ad un certo punto, mentre sono intenti a lavorare la terra, Stan espone un commento che evidenzia come quanto stessero facendo potesse avvenire appunto solo in un'opera di fantasia, dove l'egocentrismo umano viene meno per fare spazio alla carità ed all'empatia: "Tutto questo è da gay! Più gay di un'ammucchiata di uomini che fanno sesso tra loro! Scusate, colpa mia, si torna nel mucchio!". Tale finale vuole semplicemente far ridere, accostando alle scene di bontà e fratellanza a ritmo di una musica ambientalista il fatto che comportarsi in quel modo li rendeva più gay di avere rapporti tra di loro, tuttavia il messaggio elargito da questo episodio si sente forte e chiaro. Da ogni parte del mondo continuiamo ad adattarci, nella speranza che tutto un giorno possa andare meglio; noi non ci facciamo domande e appena i problemi non posso più essere affrontati ci aggreghiamo nell'odio o nella vuota commiserazione di chi sta peggio, oppure scappiamo, sperando di trovare qualcosa di meglio oltre la terra, l'oceano ed in questo caso anche il tempo. L'episodio ci mostra come gli errori dell'uomo e il suo costante volgere lo sguardo altrove, abbiano contribuito alla sua distruzione che si sarebbe potuta evitare facendo quello che un bambino, nella sua ingenuità, è giunto a pensare dopo essere entrato in contatto con questa realtà così falsa e bugiarda.



Grazie per aver letto.
Ow