20
minuti di commedia.
South Park è una serie televisiva statunitense nata nel 1997,
inizialmente animata dai creatori tramite stop motion e
successivamente, con l'avanzare del successo e del tempo, con la
computer grafica. Nei suoi primi episodi, quelli con minor budget, i
due creatori dell'opera tendevano a lasciarsi andare inserendo nelle
vicende dei quattro protagonisti ( Stan, Cartman, Kyle e Kenny) solo
insulti, volgarità e situazioni grottesche, senza andare a toccare
in alcun modo nessuna profondità di trama, traendo così popolarità
dallo scalpore generato in quel periodo. Proseguendo con gli episodi
la serie si poi è distaccata dagli stereotipi e dalle frasi fatte
che contraddistinguevano i protagonisti, andando a caratterizzare
anche nuovi personaggi i quali avrebbero rappresentato l'intera
popolazione della cittadina del Colorado che funge da ambientazione.
Oltre a questa evoluzione di qualità in fatto di contenuti, South
Park iniziò a seguire una sceneggiatura meno devota al nonsense ed
all'umorismo scontato e volgare, andando a toccare argomenti di
attualità; un po' come viene fatto nelle serie dei Simpson, ma con
maggiore freddezza e con una dose, a volte anche sin troppo elevata,
di cruda realtà dei fatti.
É
incredibile come i due autori, partendo da uno scadente cartone
animato colmo di insulti ed umorismo da quattro soldi, siano riusciti
a realizzare un capolavoro della commedia animata che continua
tutt'ora a sorprendere senza scemare mai in qualità. Tale risultato
è probabilmente dovuto all'assenza di peli sulla lingua che la serie
vanta e che gli consente di scimmiottare costantemente la crudele
realtà del mondo. Nell'episodio "Gli immigrati del futuro"
però, South Park ha inevitabilmente toccato un argomento spinoso che
ha trattato egregiamente, illustrandolo in modo amaro e, purtroppo,
veritiero.
In questo episodio tutto inizia,
come solito in South Park, con un evento inspiegabile ed
incomprensibile che però acquisirà significato durante lo sviluppo
degli eventi. Si ha infatti una scena ripresa dal film "Terminator"
dove un individuo sconosciuto appare nel tempo presente tramite
l'apertura di un varco dimensionale che scatena fulmini e bagliori in
ogni direzione possibile. Il suddetto individuo viene ovviamente
rappresentato con la stessa grafica da "bricollage" tipica
dei personaggi umani dello show ed apparentemente non suggerisce
nulla riguardo a come potrà influenzare i normali eventi della
cittadina di South Park dove, il mattino seguente, i quattro
protagonisti si stanno dilettando nello spalare la neve dai giardini
dei loro vicini di casa, in modo da racimolare qualche soldo. Durante
il lavoretto vengono a sapere che è stato appena ritrovato un
individuo (ovvero lo sconosciuto apparso ad inizio episodio) che
afferma di provenire dall'anno 3045 e che è tornato indietro nel
tempo per trovare lavoro. Qui l'episodio inizia lentamente a lanciare
i primi indizi sugli argomenti che gli autori andranno a toccare:
l'immigrazione, l'intolleranza, la distruttività umana, il razzismo
ed il totale menefreghismo dell'individuo nei confronti del prossimo.
Lo scalpore che viene a generare
la presenza di un essere umano in grado di descrivere come si viva da
lì a più di tremila anni avanti è ovviamente immenso. Gli
scienziati rilasciano difatti approfondimenti riguardo alla sua
natura tramite la televisione, rivelando che la "provenienza"
del viaggiatore temporale è indefinibile, allorché dimostra tutti i
tratti delle razze umane: "pare
che l'essere umano medio sarà un individuo calvo, con la pelle
uniforme, possiamo dire un misto di tutte le razze... l'idioma del
futuro è una mescolanza di inglese, cinese, turco ed altre lingue
che sono attualmente sparse per il mondo".
Oltre a questo viene ribadita più volte la motivazione che lo ha
spinto a viaggiare verso in ventunesimo secolo: il bisogno di
lavorare; a detta del viaggiatore temporale infatti nell'anno tremila
è praticamente impossibile trovare un qualsiasi tipo di impiego, di
conseguenza egli conta di svolgere un lavoro a scopo di depositare
in banca il guadagno in modo che, tramite gli interessi, la cifra si
evolva per garantire un'esistenza dignitosa a se stesso ed alla sua
famiglia, benché affermi che i miliardi che frutteranno negli anni
nel futuro saranno ben misera somma paragonata ai prezzi imposti
dall'economia del periodo. A cozzare con i fenomeni che causerà
l'arrivo del viaggiatore temporale sarà, oltre ovviamente all'intera
comunità di South Park, uno dei protagonist: Stanley (Stan) Marsh.
Il
personaggio di Stan si è guadagnato, con l'andare avanti degli
episodi, il titolo di più razionale e matematico del gruppo. Sebbene
anche Kyle, suo migliore amico, tenda qualche volta a "rubargli
il posto" quando si tratta di esporre una morale, Stan ha sempre
dimostrato più freddezza e minore emotività nei suoi ragionamenti,
rivelandosi di conseguenza perfetto per affrontare il tema esposto
dall'episodio in questione. Stan viene infatti immediatamente
travolto dai pensieri tipici che inizieranno a dilagare man mano che
molti altri "immigrati temporali" inizieranno ad abitare
South Park allo scopo di lavorare; il ragazzino ed i suoi amici si
ritrovano incapaci di svolgere i loro lavoretti per il vicinato
perché i viaggiatori temporali si offrono di farli ad un prezzo
praticamente inferiore rispetto a quello da loro proposto.
Inevitabilmente Stan diventa il portavoce del gruppo e si aggrega
alla massa di adulti infuriati che indicono vere e proprie riunioni
dove un leader espone le sue ragioni semplicemente sbraitando "Ci
rubano il lavoro!"
, scatenando nei suoi seguaci la medesima collera che,
indipendentemente dalla situazione esposta dai suddetti, si
concluderà sempre con quello slogan che viene applaudito ed
acclamato con foga. Inizialmente Stan si sente nel giusto e racconta
a sua volta alla riunione di come i viaggiatori del tempo abbiano
privato lui e gli amici dei loro lavoretti, ma al termine della
storia non ottiene nessuna approvazione. In questa scena, dove tutti
rimangono inebetiti dalle argomentazioni del bambino, senza sapere
come reagire, vi è il tipico black humor dello show che si scatena
proprio quando Stan, spaesato, aggiunge per puntualizzare "Ci
rubano il lavoro!"
riportando così l'euforia dentro il gruppo di cittadini lavoratori
arrabbiati. É
divertente certo, ma anche immensamente triste, perché purtroppo
ricalca brutalmente la realtà che fin troppo tentiamo di nascondere
a noi stessi.
Nell'arco
di pochi giorni, dove South Park diventa la nuova fonte di speranza
per gli abitanti del tremila, l'odio viene fomentato a tal punto che
viene coniato il termine "tempozista" per indicare gli
intolleranti e si accendono feroci dibattiti televisivi tra moralisti
difensori dei diritti dei viaggiatori del tempo e persone furiose per
non riuscire più a lavorare come prima. Stan stesso si ritrova ad
essere etichettato dalla sua famiglia come "tempozista" nel
momento in cui chiama "mostriciattoli" tutti gli abitanti
del futuro. Qui il bambino viene inserito in un diverso, benché
altrettanto stupido, modo di vedere le cose. Il padre cerca di
sensibilizzarlo, spiegandogli che le persone venute dal tremila, come
la loro nuova cameriera che svolge tutti i lavoretti di casa per
pochi centesimi, non vanno emarginate, bensì accolte ed aiutate
perché nel loro tempo sono prive di tutte le cose che invece ci sono
nel presente. La famiglia mostra quindi un'altra faccia della
medaglia riguardo al problema degli immigrati temporali: l'ipocrisia;
essi infatti non vengono toccati dal problema che invece fomenta
l'odio dei cittadini rimasti disoccupati ed essendone ignari si
permettono di prenderlo sotto gamba come se non esistesse,
proclamandosi portavoce dei diritti dei nuovi arrivati pur dicendo
apertamente che questi svolgono "lavori
umili che nessuno ha più voglia di fare".
Stan
si ritrova quindi confuso ed incapace di comprendere come tale
situazione possa essere affrontata, mentre deve dividere la classe con i figli degli immigrati spazio temporali i
quali necessitano l'insegnamento della loro lingua alle lezioni
assieme all'inglese, causando così incomprensioni e litigi tra loro
ed i bambini americani.
Oltre
all'ipocrisia ed al semplice concetto di "tutto fumo e niente
arrosto" mostrato dalla famiglia di Stan e dalla riunione dei
cittadini infuriati, una pesante, benché ilare, situazione fa
comprendere come gli avvenimento dell'episodio, per quanto
fantasiosi, siano più attuali e veritieri che mai; in questa scena
si ha lo scontro verbale tra un hippy, sostenitore dei diritti degli
immigrati, ed il presidente dell'associazione dei tempozisti.
Quest'ultimo espone le sue ragioni urlando la sua rabbia ignorante e
sbandierando continuamente lo slogan "ci
rubano il lavoro!",
mentre l'altro si limita ad evidenziare motivazioni le quali, benché
giuste, non portano a nulla, realizzando così una perfetta presa in
giro di qualsiasi discussione litigiosa all'interno di un
socialnetwork, dove la folla inferocita sono i "mi piace"
ed il risultato altro non è se non una manciata di frivole molarità
e frasi incollerite che non daranno soluzione alcuna ad un problema
effettivo.
Nel
frattempo la situazione a South Park è diventata, con l'affluire
degli immigrati, letteralmente ingestibile. Lì dove sorgeva una
località verde, circondata da monti innevati, adesso vi è un
agglomerato di edifici fumosi, dove non esiste più nulla che
caratterizzi chi ci vive. Le persone venute dal futuro hanno cambiato
le regole, portando assieme alle loro famiglie anche le usanze ed i
problemi del loro tempo, credendo che scappare fosse la soluzione
migliore per sopravvivere; ciò porta inevitabilmente ai tentativi
più folli e sconsiderati degli abitanti del presente, i quali
propongo risultati quanto comici quando agghiaccianti per risolvere
il problema come sciogliere i ghiacci per non permettere al futuro di
esistere, oppure divenire tutti omosessuali allo scopo di non
procreare mai più.
In
uno degli atti finali dell'episodio Stan si reca, accompagnato dagli
amici, in un fastfood dove tutto il personale è stato sostituito da
lavoratori del futuro, qui tenta invano di ordinare un cheeseburger,
ma il cassiere non comprende la sua lingua così il bambino, giunto
all'esasperazione, grida a squarciagola "mostriciattolo"
allo straniero, causando lo stupore generale di tutti i presenti. A
conseguenza di ciò il padre costringe il figlio a seguirlo allo
studio dove lavora, in modo che possa monitorare la punizione
personalmente, ma non appena si siede sulla sua sedia di fronte alle
scartoffie il datore di lavoro lo incalza, dicendogli che verrà
sostituito da un immigrato temporale il quale si è offerto di
lavorare GRATIS. L'uomo, ritrovandosi senza impiego ed investito da
quel problema che tanto aveva ignorato, si aggrappa immediatamente
all'odio del gruppo dei disoccupati, invece di criticare la scelta
egocentrica ed avida del datore di lavoro che preferisce sfruttare un
disperato piuttosto che pagarlo equamente come dovrebbe fare.
Il
tutto sfocia nel delirio più completo, dove masse di tempozisti si
ammucchiano tramite atti sessuali credendo di protestare e di
ottenere qualcosa, mentre i moralisti insistono a sbandierare i
diritti dei poveri immigrati. Ovviamente la televisione riprende
tutto per fomentare l'accaduto e renderlo ancora più virale, ma ad
un certo punto il giornalista si avvicina a Stan, il quale si trova
sul posto per colpa delle proteste del padre, che sembra trovarsi in
uno stato confusionale indescrivibile; tale condizione però sfocia
in quella semplice e somma verità che avrebbe risolto tutto sin
dall'inizio e che noi stessi tutt'ora ignoriamo: "penso
sia sbagliato chiamarli mostriciattoli, perché non sono diversi da
noi. Stanno solo cercando un'esistenza più serena. Non è giusto che
la loro vita sia così schifosa, ma la cruda realtà è che se loro
vengono nel nostro tempo alla fine sarà schifosa anche la nostra!
Forse la soluzione è non fermare il futuro, ma fare in modo che sia
migliore! Forse se ci impegniamo tutti a lavorare per un futuro
migliore non sarà così brutto e quelle persone non avranno bisogno
di venire fin qui per lavorare"
Le parole del bambino, come
spesso avviene durante ogni episodio, si rivelano illuminati e così
tempozisti e moralisti si impegnano assieme per migliorare il loro
mondo. Vengono mostrati atti di misericordia nei confronti dei
poveri, aiuti agli stranieri direttamente nei loro paesi natali,
utilizzo di energie nuove, rispetto dell'ambiente, cadute di regimi e
tabù e molto altro; allo stesso tempo i viaggiatori temporali
iniziano a svanire nel nulla, dimostrando così che i cambiamenti
avvenuti nel presente hanno significato per loro l'assenza del
bisogno di trovare la salvezza in esso. Lentamente South Park
torna ad essere la splendida cittadina che era ed assieme ad essa
anche il mondo sembra migliore, tuttavia, come è nello stile
catastrofista e spietato della serie, ad un certo punto, mentre sono
intenti a lavorare la terra, Stan espone un commento che evidenzia
come quanto stessero facendo potesse avvenire appunto solo in
un'opera di fantasia, dove l'egocentrismo umano viene meno per fare
spazio alla carità ed all'empatia: "Tutto
questo è da gay! Più gay di un'ammucchiata di uomini che fanno
sesso tra loro! Scusate, colpa mia, si torna nel mucchio!". Tale
finale vuole semplicemente far ridere, accostando alle scene di bontà
e fratellanza a ritmo di una musica ambientalista il fatto che
comportarsi in quel modo li rendeva più gay di avere rapporti tra di
loro, tuttavia il messaggio elargito da questo episodio si sente
forte e chiaro. Da ogni parte del mondo continuiamo ad adattarci,
nella speranza che tutto un giorno possa andare meglio; noi non ci
facciamo domande e appena i problemi non posso più essere affrontati
ci aggreghiamo nell'odio o nella vuota commiserazione di chi sta
peggio, oppure scappiamo, sperando di trovare qualcosa di meglio
oltre la terra, l'oceano ed in questo caso anche il tempo. L'episodio
ci mostra come gli errori dell'uomo e il suo costante volgere lo
sguardo altrove, abbiano contribuito alla sua distruzione che si
sarebbe potuta evitare facendo quello che un bambino, nella sua
ingenuità, è giunto a pensare dopo essere entrato in contatto con
questa realtà così falsa e bugiarda.
Grazie per aver letto.
Ow